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L'importanza dell'Attività Fisica

L'importanza dell'Attività Fisica


Per i bambini e gli adolescenti

Le attività fisiche nell’infanzia e nell’adolescenza rivestono particolare valore se si considera il ruolo che stanno assumendo oggi le attività motorie per la salute e il benessere e per l’acquisizione di uno stile di vita attivo anche in età avanzata. L’esercizio fisico permette non solo di evitare la degradazione biologica derivante dall’ipoattività fisica (carenza di attività fisica), ma svolge anche un ruolo preventivo nei confronti di numerose patologie, tra le quali risulta in crescente aumento l’obesità[1], consentendo un sviluppo armonico dell’individuo. Bisogna sottolineare inoltre non solo il ruolo preventivo dell’attività fisica, ma anche la sua influenza  positiva nei confronti del rendimento intellettuale (Sannicandro I., 2009) e la sua capacità di elusione di quel caratteristico  bisogno di affiliazione tipico degli adolescenti; tale bisogno psicologico quando si incontra con una forte esigenza all’individualizzazione del sé e all’approvazione sociale, fa si che l’adolescente, con queste caratteristiche psicologiche, tenda a scegliere  gruppi istituzionalizzati, socialmente significativi, in cui svolgere un ruolo, poter acquisire un’identità, essere riconosciuto come membro di un insieme organizzato. Una motivazione del genere si manifesta fortemente nell’aggregazione sportiva (Ciairano S., 2008).  

Le attività fisiche e sportive hanno un effetto positivo sulla concentrazione, sulla memoria e sul comportamento in classe (Strong W.B. et al.,2005).

I giovani che praticano attività fisica quindi, non solo si mantengono in forma e in salute, ma sono anche più bravi a scuola. Secondo uno studio pubblicato su Journal of Sport and Exercise Psychology, infatti, l’allenamento costante stimolerebbe il rilascio di un fattore neurotrofico in grado di migliorare la capacità delle cellule nervose di creare nuove connessioni cerebrali migliorando le prestazioni intellettive (Castelli D. et al., 2007).

Il miglioramento dell’efficienza fisica sembra quindi essere associato non solo ad una buona performance scolastica ma comporta anche effetti positivi su depressione, ansia, umore e autostima (Ortega FB et al. 2008), per cui in quest’ambito gli stili di comportamento degli insegnanti e degli allenatori sono particolarmente rilevanti per l’acquisizione di un buon concetto di sé (crf. Strong WB art. cit.).

Poiché l’attività fisica e sportiva, opportunamente esercitata, rappresenta un notevole mezzo per favorire lo sviluppo fisico dei ragazzi, la sua somministrazione deve essere precoce (crf. Sannicandro I., op. cit.).

Una adeguata attività motoria costituisce un fattore che porta a fenomeni positivi di adattamento biologico, una protezione contro i paramorfismi e le patologie, una preparazione ad un’adolescenza attiva ed un presupposto necessario per lo sviluppo di adeguate competenze motorie per le eventuali successive tappe di allenamento sportivo; d’altra parte, sia l’ipoattività, che stimoli di allenamento con carichi eccessivi o inadeguati comportano rischi per uno sviluppo regolare e per gli eventuali futuri risultati sportivi (Carraro A. Lanza M., 2004). 

 

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 [1] In italia i dati riportati dal ministero della salute (ISTAT, INRAR) evidenziano che mediamente,  il 25% dei soggetti tra i 9e gli11 anni è in sovrappeso e il 13% di loro è obeso. La prevaleza dell’obesità è maggiore nelle regioni del Sud e tra i maschi. Sapendo che il 70/80% dei bambini in sovrappeso diventano adolescenti e aduli obesi, che sviluppano fattori di rischio tanto maggiori quanto più precoce è l’esordio dell’obesità, il quadro attuale lascia prevedere un’ulteriore incremento di questa patologia  e delle relative secondarietà (Vandoni M., Marin L., 2013).

 

Per gli adulti e gli anziani

L’attività fisica gioca un ruolo fondamentale nella promozione della salute della persona adulta e anziana in quanto contrasta patologie come l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari che attualmente rappresentano un grave problema di salute pubblica, nel nostro paese come in tutto il mondo. La sedentarietà infatti è associata ad un aumento del rischio di patologie cardiovascolari (ipertensione, cardiopatia ischemica, ictus cerebrale) e l’attività fisica regolare ha un’efficacia preventiva anche su obesità, diabete, dislipidemia, cancro del colon e della mammella, osteoporosi, depressione, declino cognitivo senile, deficit erettile dell’anziano (President’s Council on Physical Fitness and Sports, 2001) e sui naturali fenomeni involutivi dovuti all’invecchiamento, tra i quali ricordiamo la sarcopenia, che sia realizza già a partire dai quarant’anni e che comporta perdita di massa muscolare con conseguente perdita di forza e funzionalità dei muscoli.

Tutto questo in un contesto in cui l’età media della popolazione e la diffusione delle malattie croniche (in particolare obesità, diabete e cardiopatie) sono in costante e persistente aumento.

In Europa il 30% degli adulti non pratica abbastanza attività fisica e l’obesità è aumentata del 10-40% tra l’inizio e la fine degli anni 90.

Il rischio di obesità aumenta del 23% per ogni 2 ore passate davanti alla TV e la media italiana è di circa 3-4 ore.

Recenti linee guida internazionali suggeriscono di attuare almeno 60 minuti di attività fisica di moderata intensità (MVPA) preferibilmente ogni giorno della settimana (Meriwether R. A. e al ., American Journal of Lifestyle Medicine, 2008).

                                                                                                                                                               Il preparatore fisico FIT

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BIBLIOGRAFIA

  • Carraro A. Lanza M., Insegnare/Apprendere in Educazione Fisica: problemi e prospettive, Armando, 2004;
  • Ciairano S., Le attività motorie e sportive nello sviluppo degli adolescenti,La Terza, 2008;
  • Sannicandro I., Rischio di infortunio e preparazione atletica nel calcio: valutazione e strategie di prevenzione, Calzetti Mariucci, 2009;
  • Strong WB, Manila RM, Blimkie CJ, Daniels SR, Dishman RK, Gutin B, Hergenroeder AC, Must A, Nixon PA, Pivarnik JM, Rowland T, Trost S, Trudeau F., Evidence based Physical activity for school- age youth, J Pediatr. 2005 Jun; 146(6):732-757;
  • Castelli D, Hillman CH; Buck SM; Erwin HE, Physical Fitness and Academic Achievement in Third- and Fifth-Grade Students, JSEP, 29(2), April 2007;
  • Meriwether R. A. e al.,Clinical Interventions to Promote Physical Activity in Youth, American Journal of Lifestyle Medicine, 2008, 2,1,7-21;
  • Ortega FB, Ruiz JR, Castillo MJ, Sjöström M (2008), Physical fitness in childhood and adolescence: a powerful marker of health, International Journal of obesity, 32, 1-11;
  • President’s Council on Physical Fitness and Sports, 2001; “Healthy People 2010: Physical Activity and Fitness” in Research Digest, Series 3, No. 13 March;
  • Vandoni M., Marin L., Diamo peso alla salute. Programma di attività fisica per adolescenti obesi, Strenght & Conditioning, Anno II, n. 4, gen-apr 2013, pg 69-71.


 

Ultima modifica ilLunedì, 30 Settembre 2013 17:01
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